“Ogni cosa ripete sé stessa. È stupefacente che tutti siano convinti che ogni cosa sia nuova, quando in realtà altro non è se non una ripetizione.”
Questa è una delle frasi più famose dell’artista Andy Warhol, un personaggio straordinario che, nonostante la sua apparente timidezza e distrazione, divenne un vero e proprio divo dell’arte.
Warhol inizialmente studiò per diventare un grafico, ma non si identificò mai come tale, creando così un personaggio unico nel suo genere. Alla fine, divenne non solo un artista, ma anche uno scrittore e un imprenditore statunitense.
I suoi quadri rappresentano celebrità e oggetti di uso quotidiano, che rivisita attraverso la tecnica della pop-art, che divennero rapidamente famosi per il loro stile iconico e l’ironia.
Dopo 10 anni di assenza, più di 300 opere di Andy Warhol tornano ad essere esposte a Milano. La sua arte sarà in mostra fino al 26 marzo presso la Fabbrica Del Vapore. La mostra copre diversi anni della vita dell’artista: partendo dagli anni ’50, quando era un semplice disegnatore; passando per gli anni ’60, uno dei periodi di massimo successo, poi negli anni ’70, quando diventa “The society artist” e infine negli anni ’80, quando si presenta come il padre spirituale di una nuova generazione di artisti.
Andy Warhol fu un personaggio davvero particolare, poiché sfidò la convenzionale definizione di arte, concentrandosi sulla cultura e sul consumo di massa.
In conclusione, Warhol con la sua pop-art voleva evidenziare l’ossessione della società per la pubblicità e il consumismo, sollevando inoltre domande sulla natura dell’arte e sul suo rapporto con la cultura popolare. Proprio per questo, è un soggetto che ha fatto la storia dell’arte e che vale la pena di essere ammirato.
