Scuola, Storie personali

COME CAMBIA IL RAPPORTO TRA INSEGNANTI ED ALUNNI DURANTE IL PERCORSO SCOLASTICO

Sono Pietro Bontempi e quest’anno frequento la classe quinta. In questo articolo voglio parlarvi della mia esperienza alla superiori, in particolare di...

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Sono Pietro Bontempi e quest’anno frequento la classe quinta. In questo articolo voglio parlarvi della mia esperienza alla superiori, in particolare di come il rapporto con gli insegnanti è cambiato nel tempo.

Spero che questo articolo vi possa essere utile per farvi capire cosa vi potete aspettare andando avanti con il vostro percorso scolastico; se siete studenti del primo anno non temete, avete molto davanti a voi, ma almeno la maturità è ancora lontana!

Il rapporto tra scuola e alunni cambia notevolmente tra la prima e la quinta superiore. All’inizio del percorso scolastico, voi ragazzi, anche se già maturi sarete considerati come ancora molto giovani e sarete costantemente accompagnati e controllati dagli insegnanti. In questo periodo vi saranno ispezionati i quaderni, avrete poca autonomia e le lezioni saranno quasi sempre frontali: di rado capiterà di costruire o progettare qualcosa insieme ai professori in un contesto di apprendimento reciproco.

Con il passare del tempo, in particolare alla fine della scuola dell’obbligo, dopo la terza superiore, la considerazione degli insegnanti nei confronti degli alunni maturerà, vi sarà riconosciuta una maggiore indipendenza e il rapporto con gli insegnanti sarà più informale e amichevole. Gli insegnanti non saranno più solo figure autorevoli da rispettare, ma diventeranno anche mentori e consiglieri. In questo momento vi sentirete maggiormente a vostro agio e quindi chiedere aiuto o supporto sarà più facile, anche il dialogo tra la classe e l’insegnante ne risentirà in modo positivo: se sarete in grado di gestire con saggezza la vostra appena trovata indipendenza, sarà possibile anche convincere gli insegnanti a spostare verifiche o rispiegare argomenti.

In questo nuovo contesto non aspettatevi però solo diritti, ci saranno anche nuovi doveri: gli insegnanti si aspettano che gli studenti prendano l’iniziativa e si assumano la responsabilità del loro apprendimento; i compiti a casa non vengono più controllati, è quindi in capo a voi l’accortezza di svolgerli.

Io ho sempre apprezzato questa fiducia da parte degli insegnanti nei miei confronti, questa mi ha permesso di maturare una coscienza da adulto. Essere relativamente libero nello studio pur ovviamente seguendo il programma scolastico mi ha fatto vivere degli anni scolastici piacevoli; il rapporto quasi amicale che si è instaurato con gli insegnanti è stato di grande aiuto nel migliorare la comunicazione e creare un ambiente favorevole all’apprendimento.

La scelta di mettere la responsabilità nelle mani degli studenti non è casuale; la scuola vuole prepararvi per quando completerete il percorso scolastico e andrete a vivere nel mondo del lavoro, lì ogni risultato sarà frutto delle vostre azioni e la responsabilità esclusivamente in capo a voi.

Posso concludere ritenendomi soddisfatto di quello che è stato, e ancora sarà per qualche mese, il rapporto che si è costruito tra me, i miei compagni di classe e gli insegnanti; spero che anche tutti i nuovi studenti possano vivere un’esperienza piacevole come è stata per me.

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