Giornata mondiale

GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÁ DI STAMPA – LA SITUAZIONE IN ITALIA

Il 3 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993 al...

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Il 3 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993 al fine di promuovere iniziative a favore della “libera e indipendente informazione” e per ricordare tutti i giornalisti uccisi nell’esercizio della loro professione.
Il giorno è stato scelto in ricordo del seminario voluto dall’UNESCO per promuovere l’indipendenza e il pluralismo della stampa africana quali strumenti fondamentali per la difesa della democrazia e il rispetto dei diritti umani, tenutosi dal 29 aprile al 3 maggio del 1991 a Windhoek, in Namibia. Si è ispirato all’Art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il quale stabilisce: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione, tale diritto include la libertà di opinione senza interferenze e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza frontiere”.
Anche il Consiglio d’Europa si impegna a favore della libertà di informazione (Art. 10 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo: “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera..”).
In occasione di questa giornata, ogni anno viene assegnato il World Press Freedom Prize, del valore di 25000 dollari, intitolato a Guillermo Cano, un giornalista colombiano assassinato il 17 dicembre 1986 a Bogotà, davanti agli uffici del Giornale El Espectador in cui lavorava; tale premio “…vuole onorare persone, organizzazioni o istituzioni che hanno dato un contributo alla difesa e alla promozione della libertà di stampa, in particolare coloro che operano esponendosi a gravi rischi…” (dal sito Unesco).
Il 3 maggio 2022 il premio è stato assegnato all’Associazione dei giornalisti della Bielorussia (AJB), ufficialmente chiusa dalle autorità del regime dittatoriale governativo il 21 agosto 2021, come riconoscimento per il grave torto subito. Sulla pagina Facebook del gruppo è comparsa la frase “…cercano di zittire 1500 persone unite dalla coscienza della propria missione: fare spazio alla libertà di parola in Bielorussia… 27 membri dell’AJB sono stati incarcerati. E il nostro appello principale oggi è questo: libertà ai giornalisti bielorussi!”.


La situazione riguardante la libertà di stampa in Italia, secondo il rapporto di RSF del 2022, è problematica: il nostro paese occupa la 58˚ posizione del Press Freedom Index, in pesante calo di 17 posizioni dall’anno precedente.
Secondo l’analisi di RSF, i principali ostacoli per la piena libertà di stampa sono: Il crimine organizzato, le leggi contro la diffamazione e lo scarso successo economico delle testate, quest’ultimo influisce sulla qualità della stampa in quanto genera pressione da parte degli editori sui giornalisti per scrivere articoli concentrandosi più sul valore economico che su quello informativo.
Il crimine organizzato rappresenta il maggior problema per la libertà di stampa nel nostro paese; i giornalisti che conducono investigazioni su corruzione, favoreggiamenti e mafia vengono spesso minacciati e a volte sono vittime di aggressioni o incendi dolosi. Attualmente, una ventina di giornalisti sono sotto scorta in quanto hanno ricevuto minacce o intimidazioni.
Le leggi contro la diffamazione sono un tema delicato: se da una parte potrebbero intimidire uno scrittore ad esprimersi liberamente, dall’altra invece tutelano la veridicità di quanto scritto. Gli autori di questo rapporto credono comunque che sia meglio decriminalizzare la diffamazione.
Sempre secondo RSF, il contesto politico e sociale costringe occasionalmente i giornalisti ad auto censurarsi, a volte per evitare di addentrarsi in acque mosse, altre per non andare contro la linea editoriale della propria organizzazione.
Il rapporto chiude con delle note positive riguardo alla relativa sicurezza di cui i giornalisti godono e del buon livello di pluralismo di informazione garantito dall’elevato numero di organi di stampa e canali televisivi.

28 MARZO: GIORNATA DEI GIUSTI

Fabio Colombi in Giornata mondiale, Progetti, Scuola
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