La giornata mondiale del commercio equo si celebra l’11 maggio e punta a farci riflettere sugli effetti prodotti dal nostro stile di vita sul pianeta in cui viviamo. Uno dei modi per agire in modo sostenibile è fare acquisti responsabili. Andiamo in un supermercato e ci troviamo prodotti provenienti da tutte le parti del mondo: il caffè che arriva dall’Etiopia oppure gli ortaggi che arrivano dalla Spagna e il cotone importato dall’India, ecc…
Quali sono i fattori che dobbiamo prendere in considerazione per orientare le nostre scelte?
Innanzitutto la loro provenienza regionale; la produzione regionale ha un duplice effetto positivo: potenzia l’economia locale e riduce l’impatto ambientale.

Sfortunatamente gran parte del nostro fabbisogno quotidiano non può essere coperta da prodotti regionali o nazionali come ad esempio generi alimentari, apparecchi elettronici e vestiti, che devono per forza essere importati dall’estero. Altro fattore decisivo è dunque la scelta di prodotti realizzati in Stati dove siano garantite condizioni eque. Esistono standard appositi in cui sono vietati il lavoro minorile e la discriminazione, vengono garantiti i diritti dei lavoratori, vi sono buone condizioni lavorative ed è tutelata la salute.

Un ultimo criterio da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari è sicuramente la stagionalità dei prodotti che favorisce sistemi produttivi ecologici ed ecosostenibili, basati su un attento sfruttamento delle risorse ambientali.