Interviste, Progetti

Incontro con l’autrice Loredana Frescura

Sabato 2 aprile, nell’aula magna della nostra scuola, si è tenuto l’incontro tra gli studenti e Loredana Frescura, autrice del romanzo #Iostoconloro....

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Sabato 2 aprile, nell’aula magna della nostra scuola, si è tenuto l’incontro tra gli studenti e Loredana Frescura, autrice del romanzo #Iostoconloro. Sono stati organizzati tre turni per permettere a tutte le classi coinvolte nel progetto di partecipare in presenza. La scrittrice, dopo essere stata presentata dal Preside, ha parlato della sua infanzia e del modo in cui si è appassionata alla lettura.
Successivamente, l’autrice ha risposto ad alcune domande poste dagli studenti, positivamente coinvolti nell’incontro.
Riportiamo di seguito le risposte alle domande:

D: In quale personaggio del racconto si è maggiormente immedesimata? Perché?
R: Dato che di questi personaggi io ho scritto Carla, mentre Marco, preside molto amato dagli studenti, ha scritto Donato, il personaggio in cui mi sono immedesimata di più è quello di Carla. L’ho scritta in prima persona, e scrivere in prima persona è come un’immersione dentro al mare. Il suo personaggio l’ho inventato, ma ho preso spunto da tante ragazze che ho conosciuto. In Carla non ci sono io, ma è quella che mi ha toccato maggiormente.

D: Da dove nasce il desiderio di scrivere questa storia? E’ realmente accaduta?
R: Questa storia si ispira a tanti fatti che, sia io che Marco, abbiamo visto e vissuto in prima persona. La scuola ci ha salvati, e difatti il libro è dedicato a chi salva ed a chi è capace di salvare. La scuola è al servizio dei giovani, non al contrario. La storia è nata quindi dalla necessità di restituire qualcosa di bello a chi qualcosa di bello ci ha donato.

D: Che cosa si dovrebbe fare per sensibilizzare il mondo della scuola riguardo le problematiche trattate nel libro?
R: Per sensibilizzare riguardo queste problematiche bisogna leggere libri, giornali, fare incontri come questo, leggere insieme e discutere della propria vita.

D: Si è ispirata a qualche autore per scrivere il suo libro? Chi è il suo scrittore preferito?
R: I miei scrittori preferiti sono tanti. Alla vostra età leggevo Pavese, Dickens e Dostoevskij. Fin da piccola ho avuto la passione per la lettura, quindi sono davvero tanti i miei autori preferiti. Per la scrittura non mi ispiro ad altri autori, e da tempo cerco il mio stile personale.

D: Che messaggio ha voluto lanciare con questo libro?
R: Il messaggio dovreste dirmelo voi. Ognuno di noi leggendo un libro apprende cose diverse. Io generalmente quando scrivo non voglio lanciare messaggi a nessuno, ma voglio semplicemente raccontare storie, proprio come faceva mio padre. E non sono sicura che ci fossero messaggi nei suoi racconti. So semplicemente che io rimanevo incantata, e questo è l’unico messaggio generico che voglio trasmettere. Un libro non deve insegnarti, deve farti amare e conoscere chi sei.
Il messaggio che io personalmente ho provato da questo libro è che la bellezza che si riceve bisogna restituirla.

D: Considerando la sua passione per il cinema, ha mai pensato di trasporre il suo libro in un film?
R: Tantissime volte, per me il cinema è una vera passione. C’è stata una volta in cui un produttore cinematografico era interessato ad un mio libro. Ero molto felice, ma purtroppo il progetto non è andato in porto. E’ uno dei miei sogni, che spero di rendere realtà.

D: Ha in progetto di scrivere altri libri su questo argomento?
R: Adesso ho appena finito un romanzo, uscito il 28 aprile, che parla di una ragazza di 15 anni che diventerà la prima donna a capo di una brigata di partigiani. Il libro si ispira ad Adriana Locatelli, prima donna capo brigata dei partigiani.

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