Il 1992 è l’anno della scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due storici giudici che hanno combattuto contro la mafia. In onore del trentennale della loro morte è stato proposto alle scuole un progetto che ha come fine la realizzazione di un lenzuolo dedicato ad una vittima di
mafia e al quale hanno aderito alcune classi del nostro istituto.
Falcone e Borsellino persero la vita il 23 maggio e il 19 luglio, a 57 giorni di distanza l’uno
dall’altro, in due terribili attentati mafiosi: la Strage di Capaci e la Strage di Via d’Amelio.
La Strage di Capaci
Giovanni Falcone fu assassinato il 23 maggio 1992 mentre da Roma tornava a Palermo. Alcune cariche di tritolo vennero posizionate sull’autostrada, e Giovanni Brusca azionando un telecomando innescò l’esplosione. Insieme a Falcone e alla moglie morirono anche tre uomini della scorta: Schifani,
Montinaro e Dicillo. In seguito il mandante della strage fu identificato in Totò Riina.
La Strage di Via d’Amelio
Il 19 luglio 1992, a seguito di un pranzo a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli, Paolo Borsellino insieme alla sua scorta andò in via D’Amelio, dove abitava sua madre, 100kg di esplosivo furono posizionati in un’auto che nell’esplosione uccise anche cinque agenti della scorta.
Proprio il giorno prima gli era stato comunicato che sarebbe stato lui il nuovo Superprocuratore.
Il progetto
I ragazzi delle classi partecipanti hanno scelto un personaggio vittima di mafia che, per la sua storia, li ha colpiti particolarmente e l’hanno raffigurato su un lenzuolo nel modo per loro più significativo. Le tele sono state poi inviate a Palermo dove saranno esposte insieme a quelle delle altre scuole d’Italia.

