Jojo Rabbit è un film fuori dalle righe tratto dal romanzo Il cielo in gabbia (Christine Leunens) di genere drammatico ma con inaspettate e continue venature comiche. Ambientato durante la Seconda Guerra mondiale in Germania, vede protagoniste le vicende del piccolo Johannes “Jojo” Betzler (detto Rabbit perché al campo della gioventù hitleriana non è riuscito a uccidere un coniglio nella prova di coraggio). Questi è un convinto giovane nazista le cui ideologie politiche si sovrapporranno ai valori del regime della cosiddetta “razza ariana”; un regime che adora al punto da avere come migliore amico immaginario proprio un parodistico Adolf Hitler, il quale è interpretato dal regista (Taika Waititi). Jojo esce di casa correndo, immagina e disegna gli ebrei come mostri e con i suoi anacronistici pigiamini interi pieni di pupazzetti fantastica assieme al migliore amico di andare a trovare Hitler in persona, il suo mito. Tuttavia nel corso della storia avrà modo di ripensare la sua ideologia grazie all’amicizia che nasce con Elsa, un’ebrea nascosta in casa dalla madre. Vista la recente ricorrenza della giornata della memoria, ci sentiamo di proporre fortemente quest’opera cinematografica che, attraverso l’ironia e il suo stile alternativo, porta a una riflessione su ciò che accadde durante la Seconda Guerra mondiale. Oscar alla migliore sceneggiatura non originale.