Noi, loro, gli altri è il settimo album di Marracash, pubblicato il 19 novembre e presentato come un concept album che segue il filone logico già precedentemente introdotto con Persona. Nasce infatti come un suo proseguimento: un “figlio” che cresce e matura a tal punto da non essere più solo un appendice della madre e che diventa un nuovo capitolo a sé stante, seppur coerente con il percorso artistico del rapper.
L’album ritrae la società in cui viviamo con occhio critico e realista, evidenziando come, nell’instabile momento storico in cui ci troviamo, questa sia frammentata, divisa in vere e proprie fazioni che rivendicano la propria verità e la propria visione della realtà concentrandosi “troppo” sul diritto all’identità e dimenticandosi quindi della visione d’insieme e delle rivendicazioni della comunità. Vi sono però anche critiche e riflessioni più personali, come ne troviamo in Dubbi, forse la traccia più intima, e storytelling nostalgici che ripercorrono la sua storia sviscerandone eventi e ritraendo le persone a lui più care, come in Noi.
Per la scrittura dei brani che troviamo qui raccolti, l’artista afferma di essersi isolato completamente per tre mesi da familiari e affetti per dedicarsi interamente alla musica senza distrazioni esterne: tutte le tracce risentono positivamente di questa scelta. Risultano fin da subito complete, complesse e studiate nei minimi dettagli, trattando temi adulti (e talvolta pesanti) che riflettono la maturità artistica e personale di Marracash.
Menzione d’onore alla traccia ∞ LOVE, in collaborazione con Guè, dove viene campionata la celebre Infinity 2008 per farne un inno all’amore fraterno e alla strada.
Ho strani sbalzi e non so cosa li causi
la mente mente, trova nuovi modi di ingannarmi.
Marracash, Dubbi
Non si odia mai davvero se non se stessi.
Marracash, Nemesi