La storia dell’energia nucleare ha inizio con le scoperte sulla radioattività sul finire del XIX secolo. La prima persona che intuì la possibilità di ricavare energia dal nucleo dell’atomo fu lo scienziato Albert Einstein nel 1905, con la sua “teoria della relatività” nella quale riuscì ad arrivare alla famosa formula E=mc2. Un importantissimo contributo sia ha nel 1934 con gli esperimenti portati avanti da un gruppo di scienziati italiani sotto la guida del fisico Enrico Fermi. Il gruppo è anche conosciuto con il nome di “I ragazzi di via Panisperna”, dal nome della via in cui aveva sede il “Regio Istituto di Fisica dell’Università di Roma”.
Con energia nucleare (o energia atomica), si intende l’energia prodotta a seguito di reazioni nucleari, ovvero di tutti quei fenomeni fisici in cui si hanno trasformazioni nei nuclei atomici.
È stata considerata dalla Commissione europea una fonte non rinnovabile e benché rappresenti in gran parte una forma di energia pulita dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera, alternativa ai tradizionali combustibili fossili, presenta diversi problemi ambientali e di pubblica sicurezza connessi alle scorie, che possono mantenersi radioattive per tempi molto lunghi (in alcuni casi anche di migliaia di anni).
L’energia nucleare può essere prodotta principalmente attraverso:
- Fissione nucleare (Utilizzata fino ad ora)
- Fusione nucleare (In fase di sviluppo)
Se pur oggetto di numerose critiche per gli incidenti di Chernobyl e Fukushima, attualmente il tema dell’energia nucleare è tornato fortemente d’attualità, in quanto essa è stata indicata dal Ministro della Transizione Ecologica Cingolani come una delle possibili fonti che permetteranno la decarbonizzazione della società.