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GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Quest’anno il giornalino scolastico vede al suo interno una nuova rubrica attraverso la quale verranno ricordate le più importanti giornate riconosciute a...

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Quest’anno il giornalino scolastico vede al suo interno una nuova rubrica attraverso la quale verranno ricordate le più importanti giornate riconosciute a livello mondiale. Per il mese di novembre non si poteva non trattare di una ricorrenza la cui tematica è purtroppo ancora molto attuale: la Giornata Mondiale CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. Non tutti sono a conoscenza della motivazione che ha portato a scegliere la data del 25 novembre: è stata presa questa decisione al fine di ricordare le tre sorelle Mirabal, brutalmente uccise nel 1960 per aver tentato di contrastare il regime dittatoriale instauratosi in quel periodo nella Repubblica Domenicana. Per quanto episodi simili al precedente possano sembrare lontani, sono sempre più al centro del dibattito pubblico. Ci piacerebbe riportare un numero certo di casi di violenza di genere per dimostrare ciò che accade ma non ci sono statistiche sicure. Le cifre, infatti, non risultano essere attendibili poiché sono pochissime le donne che denunciano di aver subito violenza, e ancora meno i casi che arrivano a sentenza. Al momento risulta essere fondamentale diffondere l’importanza di questo tema attraverso azioni di sensibilizzazione. Da questo punto di vista il nostro istituto si è subito dimostrato propenso a partecipare a diversi progetti, come quello tenutosi in data 22 novembre presso l’Aula Magna: gli studenti del quarto e del quinto anno hanno avuto la possibilità di sentir parlare figure competenti e con conoscenze dirette in ambito di violenze come la Polizia di Stato e psicologi.

L’incontro tenutosi in Aula Magna in presenza delle classi 4° e 5°
Testimonianza di un rappresentante delle autorità
Testimonianze alla presenza dei rappresentanti d’Istituto

È consuetudine pensare al concetto di violenza di genere unicamente come l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma non è cosi: comprende anche forme di persecuzione psicologica come ricatti e minacce oltre che violenze sessuali. La conseguenza più estrema che ne risulta è il femminicidio, purtroppo sempre più frequente. La cosa più sconcertante è ciò che fa scatenare la violenza: la non realizzazione personale dell’uomo, l’insoddisfazione, la frustrazione o, peggio, il non riconoscimento dell’identità delle donne e dei loro diritti. Tutte motivazioni non legate alla figura femminile. Per quanto assurdo sia, sono concetti che nel 2021 sono ancora presenti. Non restano che due soluzioni per contrastare questo fenomeno: in primis non fingere che queste problematiche non esistano. In secondo luogo, invece, bisogna avere coraggio di agire non appena ci si rende conto che le cose non stanno andando per il verso giusto. Rivolgersi a un centro anti-violenza, confidarsi con amici, parenti, colleghi, insegnanti, chiamare il telefono rosa (1522). L’amore non è violenza: chi ci insulta e ci umilia non ci ama, chi ci minaccia non ci ama, chi ci picchia non ci ama.

28 MARZO: GIORNATA DEI GIUSTI

Fabio Colombi in Giornata mondiale, Progetti, Scuola
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