Interviste

INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO

Quattro partiti candidati alla carica di rappresentanti d’istituto. Quattro posti a disposizione. Ecco qui l’elenco delle liste partecipanti: Studenti Uniti Alea iacta...

Quattro partiti candidati alla carica di rappresentanti d’istituto. Quattro posti a disposizione.

Ecco qui l’elenco delle liste partecipanti:

  1. Studenti Uniti
  2. Alea iacta Est
  3. Think To Change
  4. Let’s change together

Soltanto due di queste sono arrivate alla carica. A rappresentare “Studenti Uniti” Andrea Rossi, frequentante la 4°A SIA, in carica per il secondo anno consecutivo (dopo un anno di amministrazione complicata durante la pandemia). A rappresentare “Think To Change” ci sono invece volti nuovi: Sebastian Cominini e Chiara Pedretti, della 5°A CAT e Mattia Martini della 5°A RIM.

Abbiamo avuto modo di intervistarli in seguito alle elezioni scolastiche avvenute il 25 ottobre per conoscere i punti chiave dei loro programmi elettorali ed i loro pensieri.

  1. Come vi sentite a rappresentare gli studenti?
    ARÉ un orgoglio e un privilegio soprattutto sotto il punto di vista umano rappresentare le idee, gli interessi e le preoccupazioni degli studenti per garantire loro un miglior livello di benessere comunitario all’interno del nostro sistema scolastico.
    SCSiamo studenti normali con responsabilità maggiori. Essendo anche noi studenti, abbiamo interesse a mettere in atto le nostre idee e a rendere migliore la vita scolastica.
  2. Da cosa nasce il nome della vostra lista?
    AR Il nome “Studenti uniti” è stato scelto da me e dai miei colleghi per sottolineare il fatto che noi studenti non siamo tanti singoli, bensì una grande comunità, che opera allo scopo di raggiungere un obiettivo comune.
    MMIl nome della nostra lista, “Think To change”, è nato dal pensiero comune che un’idea vincente possa cambiare le cose.
  3. Come pensate che stiano venendo gestite le regole in vigore ultimamente a causa del Covid?
    CP Le regole ci sono e vanno rispettate, ma come in tante altre cose c’è l’insegnante più “severo”, così come l’insegnante più “permissivo”. Sta alla discrezione personale scegliere se seguire le regole alla lettera o concedere qualche piccola libertà in più. Di sicuro però, se queste regole sono in vigore un motivo c’è.
  4. Come sono nate la propaganda e le idee che volete mettere in atto?
    SCLa nostra propaganda è nata dall’idea di socializzare e di abbellire il tutto. Abbiamo basato le nostre idee sulle problematiche attuali legate al Covid, che ha radicalmente cambiato la nostra vita, scolastica e non. Dato che la pandemia è all’origine di vari problemi e disagi (che possiamo considerare i più “gravi, fastidiosi e diffusi” in questo momento), abbiamo deciso di incentrarci sulla loro risoluzione.
  5. Perché avete deciso di candidarvi come rappresentanti d’Istituto?
    MMVolevo provare a mettermi in gioco per riuscire a cambiare alcuni atteggiamenti generali, tenuti sia da parte degli studenti che da parte che degli insegnanti.
    ARSe la guida cambia in continuazione tante cose verranno iniziate, ma non se ne concluderà neanche una. Se la guida rimane la stessa, le cose iniziate vengono finite. Avendo fatto il rappresentante d’istituto anche l’anno scorso, volevo portare avanti le idee e mantenere la continuità.

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