Cronaca

La campagna vaccinale

La data ufficiale dell’inizio della campagna di vaccinazione contro il COVID-19 in tutta Europa è stata il 27 dicembre dello scorso anno...

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La data ufficiale dell’inizio della campagna di vaccinazione contro il COVID-19 in tutta Europa è stata il 27 dicembre dello scorso anno e per questo gli viene attribuito l’appellativo di “Vaccine day”. In Italia la distribuzione effettiva del vaccino è avvenuta il 31 dicembre; quelli acquistati nel nostro Paese sono stati principalmente tre: Moderna, Pfizer-BioNTech e AstraZeneca. Per quest’ultimo, come deciso dall’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco), è stata momentaneamente interrotta la somministrazione per motivi precauzionali, in quanto sono stati registrati effetti collaterali gravi in alcuni soggetti. In un secondo momento si è poi deciso di riprendere la somministrazione seguendo alcune restrizioni principalmente di età. Le dosi sono state somministrate sulla base di diversi fattori di necessità e questo ha comportato la creazione di più fasi. Inizialmente, a sottoporsi alle iniezioni sono stati medici e infermieri, personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani e gli over 80. Nelle fasi successive verranno vaccinate le persone più vulnerabili come quelle affette da disabilità o altre patologie. A seguire le persone dai 70 ai 79 anni. Con l’arrivo di ulteriori dosi, per questioni di esigenza, si è poi optato per la protezione di operatori scolastici, forze armate, detenuti delle carceri e altri servizi essenziali. Proprio nel nostro istituto, molti docenti sono stati sottoposti alla vaccinazione. Abbiamo posto dei quesiti al professore di lettere Marco Paris, che oltretutto è colui che svolge la funzione di supervisore di questo giornalino! Ci ha spiegato di essere stato sottoposto al vaccino AstraZeneca all’ospedale di Esine. Questo, nei giorni successivi, ha provocato dei leggeri effetti collaterali simili a dei sintomi influenzali (come spossatezza, freddo…). Sul luogo ha affermato, inoltre, di aver incontrato altri colleghi, alcuni dei quali hanno poi presentato reazioni immunitarie quali febbre. Ci confessa, infine, di aver avuto un po’ di timore considerando gli eventi riguardanti AstraZeneca. Sottolinea, comunque, di essere “contento di averlo fatto, nella consapevolezza che il vaccino rappresenta probabilmente l’unico modo per uscire da questa situazione terribile”.
Ricordiamo che in Val Camonica le sedi in cui vengono effettuati i vaccini sono il Palazzo Congressi a Boario, a Gorzone, a Rogno (dove solitamente vengono allestite le sagre), a Esine, a Edolo.

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